La lettera rubata di E. A. Poe - Marcos Cappato
TRAMA
La storia tratta dell’indagine di un procuratore che deve
recuperare una lettera rubata. La lettera appartiene ad una dama di corte
francese. Nonostante il procuratore conosca l’identità del ministro che ha commesso
il furto, la procura non può procedere all’arresto poiché egli è in possesso di
informazioni sgradevoli per la carriera politica della nobildonna.
Dopo giorni di perquisizioni, il procuratore si arrende e
contatta un investigatore per aiutarlo nel ritrovamento del documento. Dopo
aver udito il resoconto del procuratore, l’astuto detective comprende che egli sottovaluta
l’intelligenza del ministro. Questo, abile poeta e matematico, è infatti in
grado di architettare un arguto piano per nascondere la lettera.
Il detective decide di sfruttare l’amicizia con il ministro
per fargli visita e osservare il suo studio. Dentro ad un fermacarte nota una
lettera che sembra diversa da quella che sta cercando. Il detective deduce da
alcuni particolari che questa invece è la lettera incriminata.
Il giorno seguente l’investigatore torna dall’amico con la
scusa di recuperare un oggetto dimenticato. Una volta all’interno
dell’abitazione il ministro viene distratto da una finta sparatoria organizzata
dal detective. Nel mezzo del trambusto egli sostituisce la lettera con una
falsa da lui precedentemente preparata.
Disperato, il procuratore confessa al detective di aver
predisposto una ricompensa per chi riuscisse a ritrovare il documento. Per tal
ragione il detective decide di consegnargli la lettera in cambio della
ricompensa promessa.
Spiegando al collega come avesse recuperato la lettera, il
detective dichiara che il modo migliore per nascondere qualcosa è farlo il meno
possibile.
ANALISI DEL TESTO
Temi trattati: l'autore tratta nel
testo temi moderni come la materialità del procuratore che svolge le indagini,
il quale, per trovare il documento rubato e guadagnarsi così la ricompensa, è
disposto a pagare di tasca propria. Allo stesso tempo riesce a parlare di temi
sociali come la differenza fra i ceti ed il fatto che spesso si dà la
precedenza alle persone di grado sociale più alto, poiché queste sono disposte
a pagare grosse somme di denaro come ricompensa.
Un altro tema trattato
all'interno del testo è quello dei pregiudizi. L'autore introduce questo tema
attaccando ulteriormente la figura del procuratore e sottolineando come questo
consideri bizzarro tutto ciò che esula dalla sua comprensione. Il procuratore
infatti esprime in più passaggi il suo pieno disappunto nei confronti di chi
manifesta la propria personalità attraverso l’arte, esperienza a lui del tutto
estranea.
Forma e linguaggio: l’autore
utilizza frasi dettagliate e un linguaggio formale sotto forma di testo narrativo.
La narrazione dei dettagli sulle indagini e sul furto si alternano ai discorsi
diretti che porteranno alla soluzione del caso.
OPINIONE PERSONALE
Nel testo, a mio avviso, risulta
evidente da parte dell'autore una forte avversione nei confronti della polizia
(francese nel caso specifico). Trovo esagerato
il tentativo di mostrare questo contrasto paragonando l'intelligenza del
procuratore a quella di un bambino. L'inserimento di alcuni personaggi è a mio
avviso spesso casuale e confusionale. Per
quanto sia plausibile e realistica l'idea che una lettera possa danneggiare la
carriera di una nobildonna, credo che non rivelare il vero contenuto della
lettera sia una scelta sbagliata che rende perciò il testo scarno di elementi
interessanti.
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