Verso il polo con Armaduk di Ambrogio Fogar - Jacopo Ventura
Questo libro racconta la storia di un uomo che vuole arrivare
al polo nord a piedi in compagnia di un cane.
Prima della partenza Ambrogio, il protagonista della storia,
si rivolge a un suo amico indiano di nome Bezal, proprietario di un canile per
scegliere il cane che lo avrebbe accompagnato nella spedizione al polo.
Bezal gliene presenta cinque. Ambrogio li guarda bene tutti,
ma alla fine sceglie il quarto cane di nome Armaduk.
Ambrogio lo scelse perché riteneva fosse quello più solo, più chiuso, insomma un cane che
secondo Ambrogio ,aveva voglia di
riscattarsi e di avere qualcuno al suo fianco compiendo qualcosa di straordinario.
Armaduk era un cane
che aveva sofferto molto in passato,e da un po’ di anni era rimasto in
solitudine e aveva bisogno di avere una guida, un padrone che lo accudisse.
I due iniziano questo lungo viaggio che durò circa 50 giorni e che li porta ad affrontare
una serie di pericoli e il freddo polare che li tormenta durante tutto la
traversata.
Durante il viaggio, i due si conobbero meglio e nacque un
rapporto di fiducia che aveva permesso loro di superare le tante difficoltà del
cammino.
Dopo circa 50 giorni
arrivarono finalmente al polo, dopo una serie di pericoli e disavventure
varie.
Per Ambrogio fu una soddisfazione enorme, ma non durò’ molto
questa felicità, in quanto a causa del viaggio, dello sforzo e del freddo, Aarmaduk
morì.
Fu un colpo
fortissimo al cuore per Ambrogio, dato
che ormai si era affezionato al suo compagno di viaggio Armaduk e con il quale
aveva stabilito un rapporto di amicizia e complicità.
Questo libro mi ha fatto capire il senso della vita,e soprattutto evidenza il
valore dell’amicizia e il rapporto tra uomo e animale.
Il libro ti insegna che nella vita le paure e i
pericoli vanno combattuti senza
scoraggiarsi e in questo modo si possono
raggiungere i propri obiettivi.
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