Viaggio a Barcellona - di Chiara Ceruti

Il 7/1/2018 ho compiuto 15 anni, e invece della solita festa o dei soliti indumenti, mi sono fatta regalare un mini viaggetto che ho fatto con mia mamma. La destinazione avrebbe dovuto essere Edimburgo, che da sempre è in cima alla lista dei miei desideri come città da visitare, ma avendo voglia di un po’ di calore e di esercitarmi con la mia lingua straniera preferita, la scelta è ricaduta sulla città di Barcellona.
Il volo è stato prenotato da mia madre proprio il giorno del mio compleanno ma siamo partite all’inizio di febbraio. Quella mattina ci siamo svegliate alle 4, era buio pesto, faceva molto freddo ed ero agitata dato che era la prima volta che prendevo un aereo…alle otto del mattino però eravamo già a Barcellona, catapultate in una meravigliosa giornata di sole e di clima tiepido, per cui abbiamo riposto giubbotti, cappelli e sciarpe nella nostra mini valigia e abbiamo iniziato la nostra avventura!
La prima tappa è stata la Sagrada Familia, la basilica cattolica realizzata dal famoso architetto spagnolo Antoni Gaudi, che fu il massimo esponente del modernismo catalano. La basilica è unica nel suo genere ed è composta da tre portici: il portico della carità, il portico della fede e quello della speranza. L’interno della basilica è composto da nuovi pilastri di sostegno, che nella parte alta assumono la forma delle ramificazioni di un albero. Le vetrate colorate permettono l’entrata della luce e fanno si che si crei all’interno un gioco di colori spettacolari, che vanno degradando da quelli più freddi a quelli più caldi. Ero a dir poco meravigliata e questa prima tappa è stata anche la mia preferita.
Dopo aver visitato la basilica abbiamo preso il metro e siamo andate in albergo a posare la mini valigia che ci portavamo appresso, abbiamo indossato dei vestiti più leggeri e finalmente senza giubbotti siamo andate a passeggiare su Las Ramblas, lì abbiamo comprato souvenir e piccole cose inutili, come la cover di barcellona che ricopre ancora il mio telefonino.
La fame cominciava a farsi sentire per cui ci siamo addentrate nella Boqueria, che è un coloratissimo mercato dove vendono prodotti tipici e non, abbiamo assaggiato un po’ di tutto dal famosissimo Jambon Serrano alle tapas, dalla frutta ai crostacei, dopo esserci saziate abbiamo ripreso il nostro cammino e abbiamo visitato Casa Batlo e Casa Mila, sempre opera dell’architetto Gaudi, ci siamo poi addentrate nel caratteristico quartiere “Barro Gotic” e nel tornare verso il nostro albergo siamo passate davanti alla statua di Cristoforo Colombo che è valsa mille foto, non per la bellezza in se, ma per quello che rappresenta.
Una volta arrivata nella stanza dell’albergo abbiamo fatto una lunga doccia, era ormai sera, ma sfinite dalla stanchezza abbiamo deciso di riposarci qualche minuto guardando le foto scattate durante la giornata, solo che ci siamo addormentate senza nemmeno cenare fino al mattino dopo. Il sabato mattina ci siamo svegliate fresche e riposate e siamo uscite, la giornata era splendida e quindi ci siamo incamminate fino al MontJuic, che è un promontorio situato nella parte sud di Barcellona dal quale si ha la panoramica del porto, poi siamo scese fino alla Barceloneta e siamo andate proprio sulla spiaggia, dove addirittura c’erano delle persone che faceva il bagno. La mattinata è stata magica…vedere le onde infrangersi sulla riva, sentire il profumo del mare e tutta quella gente chiassosa che passeggiava con i piedi nell’acqua mi ha emozionato…l’impressione che ho avuto di Barcellona è sicuramente quella di una città calda e festosa, gli abitanti sono poco eleganti ma molto disponibili, infatti mi piaceva molto fermarmi per chiedere informazioni per sentirli e sentirmi parlare nella loro lingua, senza nemmeno la timidezza che pensavo di avere.
La nostra giornata è proseguita con la visita del Parc Guell, che è un parco pubblico molto grande, dove la mia intenzione era quella di arrivare fino alla famosissima salamandra situata proprio al centro del parco, della salamandra ho acquistato anche un gadget che è ora esposto sulla mensola della mia sala e mi piace tantissimo. Era già pomeriggio inoltrato e mentre eravamo sul pullman dirette verso il nostro albergo, che si trovava dalla parte opposta rispetto al Parc Guell, io e mia mamma guardavamo fuori dai finestrini alla ricerca di una “peluqueria”, ossia di un parrucchiere un po’ perché ci volevamo mettere un po’ in ordine per uscire a cena e un po’ perché avevamo dimenticato shampoo e balsamo….ci guardavamo intorno ma non vedevamo nemmeno l’ombra un salone di parrucchieri e una volta scese dal pullman abbiamo chiesto informazioni e in effetti abbiamo scoperto che non so per quale misteriosa ragione i parrucchieri a Barcellona si contano veramente sulla punta delle dita di una mano.
Alla fine finalmente abbiamo trovato un salone di parrucchieri britannici dove ci hanno pettinato benissimo e coccolato offrendoci tante chiacchiere tea e caffè. A questo punto eravamo pronte per goderci la nostra prima e ultima cena, Barcellona è una città molto cara ma io e mia mamma avevamo risparmiato mangiando in giro proprio per poterci sedere in un tipico ristorante e ordinare senza pensieri….abbiamo infatti assaggiato e gustato paella di terra e di mare, sangria, tortillas, churros e crema catalana, è stato molto divertente soprattutto perché io non amo molto assaggiare nuovi cibi ma li mi sono scatenata!!!
La nostra mini vacanza era quasi giunta al termine, siamo tornate dopo aver fatto una passeggiata e con la pancia ancora piena ci siamo addormentate fino all’indomani mattina quando ci siamo svegliate per recarci all’aeroporto. Siamo scese a Malpensa e faceva un freddo cane ma io avevo ancora il sorriso dentro, siamo andate a pranzo dai miei nonni e raccontando loro ridendo del nostro viaggio ho sperato di poter ripetere un’esperienza simile quanto prima!

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