Città aperta di Teju Cole - Alessia Occhino


L'autore del libro “Città aperta" è Teju Cole.
È uno scrittore, fotografo e storico statunitense. Nacque il 27 giugno 1975 negli Stati Uniti da genitori nigeriani e venne cresciuto in Nigeria. Tornò negli stati uniti a 17 anni precisamente a New York dove tuttora vive.

RIASSUNTO:
Julius è un uomo solitario di origine tedesco-nigeriana,dedito al lavoro ed è all'ultimo anno di specializzazione in psichiatria. Il passato di Juilius è pieno di incomprensioni tra ricordi sbiaditi nel tempo. Grazie al dottor Saito, un docente giapponese molto anziano, imparò a costruire una storia partendo dalle omissioni.
Nell'autunno del 2006 decise di percorrere tutta New York.
“Il cammino ebbe inizio nel quartiere universitario di Manhattan, Morningside Heights, Ogni suo percorso riuscì a liberarlo dalla severa disciplina mentale del lavoro tanto da diventare un effetto terapeutico. Ogni meta diventò motivo di ragionamento e riflessioni riguardanti domande su questioni importanti come ad esempio: l’11 settembre, la società multietnica, l’umanità violenta, il rapporto tra Oriente e Occidente.
All’improvviso, decide di recarsi a Bruxelles per incontrare, senza sapere se sia ancora in vita, la sua "oma", la nonna tedesca. Julius parte per l’Europa per circa tre settimane trascorrendosi le vacanze natalizie.
A Bruxelles incontrò Farouq, un immigrato che lavora nell’internet cafè, luogo frequentato da Julius durante il soggiorno europeo. Farouq ha idee molto chiare sulla società contemporanea specificandolo con una frase: «impossibile, oltre che arrogante, pensare che la realtà presente dei Paesi occidentali sia l’apice della storia umana, credo fortemente nella differenza».

COMMENTO PERSONALE.
In questo riassunto ho scritto le principali informazioni dei  viaggi di Julius. Ma leggendo questo libro ho notato un legame tra ogni meta ovvero che ogni percorso di Julius fa riflettere sui cambiamenti sull'uomo e dell'uomo. Nel libro era “sottolineata”  soprattutto la differenza del passato e del presente, facendo riferimento alla vecchia New York che si era fatta strada nella sua vita mentre successivamente diventò una città vulnerabile.

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