Fare di una differenza una opportunità - di Alice Colavito

L'essere umano , per sua natura, ha delle "paure" o comunque qualcosa che preferirebbe evitare.
Una tra le tante è quella di avere "qualcosa di differente" dagli altri, o comunque non essere come la società definisce "giusto".
Un esempio banale può essere quello della moda che influenza molto il giudizio altrui e perciò si tende a seguire la "folla"; queste però sono "differenze" che ognuno sceglie  se avere o no e quindi sentirsi accettati o meno.
Mi sono messa a riflettere su questa tematica quest'estate, mentre  guardavo una  nuova serie  televisiva chiamata "The good doctor".
Essa parla di un dottore affetto dalla sindrome dell'autismo e del suo lavoro di chirurgo in un ospedale americano.
La fiction, pur mettendo in risalto tutte le particolarità della sua malattia, mette anche in luce il suo modo di adattarsi e le qualità che possiede in più rispetto agli altri.
Malgrado la sua evidente difficoltà a percepire la realtà in tutti i suoi caratteri e la sua difficoltà nel tollerare il contatto fisico, si nota una capacità diagnostica più veloce ed efficace del normale e una sensibilità particolare alle malattie, che lo porta ad intendersi maggiormente con i pazienti.
Sicuramente questo programma rispecchia fedelmente la realta', ma ci vuole far riflettere sul fatto che ognuno di noi  ha in sè delle qualità che possono essere messe al servizio deglii altri, a prescindere  da come si è fatti.
Essere differenti o essere alternativi quindi, non pone particolari difficoltà  nel momento in cui  si riesce ad accettarsi e a trovare i punti di forza che sono insiti in ognuno di noi.
Anche se la società di oggi ci pone degli ostacoli, bisognerebbe lavorare su se stessi, analizzando i propri difetti  e le proprie  qualità, per raggiungere la propria felicità ed essere utili agli altri.
Quello che personalmente mi ha colpito di più, è stato osservare come il dottor Murphy veda la realtà "senza ostacoli" e senza farsi condizionare dalla negatività della situazione, come se per lui trovare la soluzione fosse un "obbligo" e non accetti il fatto di arrendersi; infatti una caratteristica degli autistici è proprio quella di saper spaccare la realtà in tutti i suoi dettagli, staccandosi dalla visione totale.
Questo porta a concentrarsi sulla sola causa del problema, senza farsi spaventare dal contesto, per arrivare alla soluzione.
Alla fine della mia riflessione, sono arrivata alla conclusione che essere differenti non significa avere qualcosa in meno di altri, ma significa lavorare sulle nostre debolezze per far emergere le qualità e trovare la propria strada.

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